R come RYDER CUP (NEL CAOS)

"RYDER CUP E CAOS METROPOLITANO I ROMANI IN BALÌA DELLA DISORGANIZZAZIONE DELLA GIUNTA GUALTIERI"

Nel risonare dei clacson la città di Roma si ritrova intrappolata in un vortice di traffico e disorganizzazione mentre come una moderna Maria Antonietta, nel volto del sindaco Gualtieri, si fosse eretta sopra il popolo, ordinando di “mangiare brioches” ai cittadini, mentre la metropolitana B1 rimane silenziosa, i suoi binari vuoti in segno di un nuovo tipo di dispotismo, tutto in nome della prestigiosa Ryder Cup.

Eventi di tale statura sono indubbiamente vitali per il prestigio e l’immagine internazionale della città, sono il simbolo di un’urbe viva e dinamica, capace di attrarre attenzioni e investimenti da tutto il mondo. Ma è imbarazzante assistere alla totale disorganizzazione della città, soprattutto considerando che la Ryder Cup è stata assegnata a Roma otto anni fa, nel lontano 2015.

Era lecito aspettarsi una pianificazione accurata e un’organizzazione impeccabile, invece, i cittadini sono stati relegati a spettatori impotenti di un caos evitabile, con decisioni dell’ultimo minuto e soluzioni di fortuna a regnare sovrane. La città millenaria, con il suo splendore e i suoi mali, merita molto di più. Si merita una gestione che valorizzi la sua ricchezza storica e culturale, e non che la sacrifichi sull'altare del profitto e del prestigio effimero.

Contesa della Ryder Cup, l'Ombra dell'Expo 2030 e i costi per la sicurezza

La Ryder Cup, proclamandosi come il terzo evento sportivo più osservato a livello mondiale, dopo mondiali ed olimpiadi, ha condotto a Roma quasi 250’000  di spettatori. Tuttavia, il fasto e l’aura esclusiva dell’evento golfistico hanno risvegliato le ansie latenti della metropoli, evidenziando un costo sproporzionato per la sicurezza in una città già teatro di sparatorie, attentati e esplosioni in crescita esponenziale, mentre la stazione Termini ritorna al degrado degli anni ottanta.

In preparazione alla “grandiosità dell’evento”, la Questura di Roma ha orchestrato un massiccio dispositivo di sicurezza, impegnando fino a domenica 550 agenti tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, comprese unità cinofile e a cavallo. È stata instaurata anche una No Fly Zone dal 25 settembre al primo ottobre, riservando il sorvolo del Marco Simone Golf Club esclusivamente ad aerei militari ed elicotteri.

Questo dispiegamento di forze è stato precedentemente riservato per le visite dei Capi di Stato, eventi papali, campionati mondiali di calcio e Olimpiadi.

In un'epoca in cui Roma aspira ad ospitare l'Expo 2030, la città è anche teatro dell'insediamento del Saudi Village nel suo cuore, un'operazione simpatia per presentare l'Arabia Saudita, il rivale principale dell'Italia per l'Expo 2030. È assurdo vedere come la capitale, con le sue vulnerabilità organizzative, esibisca una realtà in cui gli interessi di pochi sembrano prevalere sulle necessità dei molti, soprattutto quando i servizi di trasporto fondamentali vengono sacrificati. La priorità concessa a questa manifestazione di élite risalta le disarmonie della città, mettendo in luce le problematiche più radicate e le tensioni sociali che essa incuba.

Roma Sconvolta, Le “Soluzioni” di Patanè e la Realtà dei Trasporti Romani

In collaborazione con il comune, i servizi della metropolitana sono stati intensificati, sembrerebbe, però, essere un benessere riservato unicamente all'evento di lusso. L’assessore Patanè (che, per inciso, ci ha bloccati su Instagram) con un sorriso ingenuo e quasi tenero, tenta di giustificare la sospensione della linea B1 per lavori urgenti, ma questo solleva solo ulteriori dubbi e sconcerto. Per ovviare a tale inconveniente, l'assessore ha annunciato l'impiego di fantomatiche navette di ultima generazione, venti in totale, dieci per senso di marcia, che nelle luminose visioni di un assessorato ai trasporti sempre più allo sbaraglio, dovrebbero sostituire interi treni della metro. È prevedibile un effetto sardina per i romani che saranno costretti a utilizzare questi mezzi, un'immagine speculare di una città che vive, o meglio sopravvive, in una costante tensione tra la realtà crudele e le promesse fatue.

Questo intervento di “soluzione”, insieme ad altri inconvenienti, sembra una tattica astuta e improvvisata per accomodare l'evento, relegando i pendolari quotidiani a un'odissea senza fine, svelando così la miriade di debolezze nel tessuto dei servizi pubblici della città. I cittadini si ritrovano ancora una volta ad affrontare le conseguenze di decisioni prese in alte sfere, in cui le promesse di miglioramento sembrano dissolversi nel caos della metropoli eterna.

La Doppia Morale del Partito Democratico e la Coerenza Ecologica

È una realtà acerba e pungente vedere il Partito Democratico, autoproclamato protettore delle battaglie ecologiche e delle diseguaglianze, elevare i privilegi di pochi sopra i diritti di molti. È qui che emerge una certa ipocrisia da parte di questi consiglieri e la giunta del Partito Democratico, i quali con fervore ideologico, impongono rigide scelte green ai cittadini, come la nuova ZTL, cercando di plasmare la città secondo le loro utopie ecologiche.

Ma ciò che risulta particolarmente curioso è scoprire quanti di questi ardenti paladini dell’ecologismo praticano quotidianamente ciò che predicano, utilizzando la metropolitana e i mezzi pubblici per i loro spostamenti quotidiani. Sono certamente fortunati, avendo la fermata Colosseo a soli trecento metri a piedi dal Campidoglio. Certo, potrebbe non essere così comoda come il parcheggio riservato a pochi metri da Palazzo Senatorio, ma indubbiamente sarebbe una scelta ben più coerente con i principi che promulgano con tanta fermezza.

Nel mare di doppie morali e compromessi politici, i cittadini romani si ritrovano a chiedersi se chi li rappresenta è disposto a rinunciare ai propri comodi privilegi per camminare, o meglio ancora, per viaggiare accanto a loro nei mezzi pubblici, condividendo la realtà tangibile della città eterna e le sue quotidiane sfide.

Fratelli d'Italia, la Ricerca di Chiarezza e le Sfide di una Città Divisa

Mentre i romani cercano di navigare tra ingorghi del traffico, servizi interrotti e scioperi, diventa imperativo per le autorità riconsiderare le loro priorità e affrontare le ripercussioni delle loro scelte elitiste che relegano i cittadini a dover soccombere in trasporti pubblici di fortuna. Il gruppo Fratelli d’Italia, unito nelle parole del consigliere Stefano Erbaggi, sta dimostrando un fervente impegno nel chiedere chiarezza sugli impatti sulla cittadinanza di queste scelte d'élite. Hanno sollevato la voce contro le decisioni che penalizzano studenti e lavoratori, cercando di far luce su una politica di due pesi e due misure, dove il mangiare brioches sembra essere l’unica soluzione offerta ai cittadini comuni, e tutti sappiamo come poi è andata a finire.

È diventato urgente richiedere trasparenza e coerenza da coloro che hanno il potere di prendere decisioni, per garantire che la voce dei cittadini sia ascoltata e rispettata. I romani, stretti tra le incongruenze delle politiche pubbliche e l’insensibilità delle élite, non cercano solamente soluzioni equilibrate ma esigono impegno e responsabilità da coloro che hanno posto il lusso del golf sopra il benessere di Roma. In un panorama così frammentato e diseguale, resta la speranza che le autorità si rendano conto delle difficoltà reali dei cittadini e intraprendano azioni concrete per mitigare le disuguaglianze crescenti nella città eterna.

Valerio Rositani

Imprenditore nel settore degli accessori moda made in Italy integrati con NFT con il marchio Valni e l’app di cucina smarterchef.io basata su intelligenza artificiale

Laureato in Economia Aziendale a Roma3 ed MBA all'università di Pechino ha studiato e lavorato in Italia, Polonia, UK, Svizzera, Stati Uniti e Cina.

Appassionato di design, tecnologia, cucina, politica ed economia in Fratelli d’Italia Roma segue l’ideazione e l’implementazione della strategia digitale.

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