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D come DISABILITA’ (Dimenticata)

L’INERZIA DELLA GIUNTA GUALTIERI NELL’ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Hanno fatto il giro del mondo le immagini della turista americana affetta da SLA che è stata costretta ad essere portata in braccio dai vigili urbani per poter visitare il Colosseo mettendo in luce un problema grave e diffuso nella città di Roma: le barriere architettoniche che impediscono alle persone con disabilità di poter vivere liberamente la bellezza di Roma usufruendo dei mezzi pubblici. 

Questa situazione, rappresenta una vera e propria offesa al prestigio della città eterna e umilia chi andrebbe tutelato maggiormente.

La mancanza di interventi per garantire l'accessibilità ai mezzi pubblici rappresenta una forma di discriminazione verso le persone con disabilità e non è degna per la capitale d’Italia prossima ad  ospitare eventi di rilevanza internazionale come il Giubileo del 2025 e magari l'Expo del 2030.

Lascia inoltre sconcertati la risposta dell’assessore alla mobilità della giunta Gualtieri Eugenio Patanè, che invece di mostrare empatia e mettersi immediatamente al servizio per offrire soluzioni, ha affermato a Repubblica che, "La ragazza americana non sarebbe dovuta scendere da lì” come se ogni  turista  potesse sapere esattamente  come e dove muoversi in un sistema di metropolitane nel completo degrado che deficita anche delle più basiche indicazioni in italiano.

Tali parole dimostrano la totale mancanza di sensibilità e di progettualità da parte delle istituzioni e lasciano intravedere la possibilità di un futuro incerto e poco promettente per la città di Roma.

Suona inoltre come una beffa il fatto che il consigliere Federico Rocca di Fratelli d’Italia , per ben due volte abbia presentato in assemblea capitolina un ordine del giorno per chiedere fondi proprio per l'abbattimento delle barriere architettoniche bocciati però dalla maggioranza a guida PD, il partito della lotta alle diseguaglianze, a chiacchiere

Dopo questo grave episodio è urgente che il sindaco Gualtieri vada oltre  gli annunci di circostanza che stanno caratterizzando la sua “amministrazione” e prenda sul serio questo problema impegnandosi concretamente per trovare soluzioni a lungo termine. 

Come già denunciato da diarioromano, non possono essere accettati interventi temporanei che non risolvono il problema alla radice.

Roma necessita di un piano dettagliato che preveda tempi e costi per superare questa situazione e garantire l'accessibilità universale ai mezzi pubblici e ai luoghi di interesse culturale a tutti i cittadini, senza distinzioni e indipendentemente dalla loro condizione fisica.

In conclusione, la vicenda della turista americana affetta da SLA rappresenta una denuncia forte e necessaria della situazione di disagio vissuta dalle persone con disabilità a Roma.

La politica deve agire con concretezza e determinazione per risolvere questo problema e garantire l'accessibilità universale ai mezzi pubblici e ai luoghi di interesse culturale della città.

Solo in questo modo si potrà parlare di una società inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti.

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