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C come Capitale (Criminale)

ROMA INSICURA E ABBANDONATA DA UN CAMPIDOGLIO ASSENTE

La pervasività della criminalità a Roma è un problema che preoccupa sempre di più i cittadini della capitale italiana. 

Uno dei fattori che preoccupano i cittadini è rappresentato dalle baby gang che operano nelle zone della movida in particolar modo Trastevere,San Lorenzo e Pigneto dove vengono segnalati sempre più episodi di violenza.

Le baby gang sono gruppi di giovani che si organizzano per commettere reati, soprattutto rapine e furti.

Il fenomeno delle baby gang non è nuovo a Roma, ma negli ultimi tempi sembra essersi intensificato, con episodi sempre più frequenti e violenti. 

La mancanza di una risposta adeguata da parte delle istituzioni ha fatto sì che questi gruppi si sentano sempre più incoraggiati a compiere reati.

Ma la situazione non riguarda solo le baby gang. Nel corso degli ultimi anni, infatti, si sono verificati anche numerosi omicidi legati alla criminalità organizzata, che ha trovato nella capitale un terreno fertile per le sue attività illegali. 

Inoltre, l'abusivismo commerciale è un altro problema che affligge Roma, con numerosi venditori ambulanti che operano in modo illegale in varie zone della città.

A tutto ciò si aggiunge l'immigrazione clandestina, che ha portato a una presenza sempre più numerosa di stranieri irregolari sul territorio come nel caso delle vere e proprie favelas sorte su via del pretoriano a ridosso di Termini 

Questi individui, spesso privi di documenti e di lavoro, finiscono per cadere nella criminalità per poter sopravvivere, aggravando la situazione di insicurezza nella città.

In questo contesto, la mancanza di una risposta adeguata da parte del sindaco Gualtieri e della sua giunta sta creando sempre più preoccupazione tra i cittadini romani. Molti si chiedono infatti quale sia la strategia dell'amministrazione per affrontare il problema della violenza e della criminalità nella città.

È importante che le autorità competenti agiscano in modo deciso per contrastare questo fenomeno, adottando misure di prevenzione e di repressione efficaci. 

Il ministro Piantedosi si è mosso a riguardo intensificando i controlli nella zona della stazione termini teatro di ben due accoltellamenti  a danni di turisti ma senza una azione organica da parte del comune per la gestione del degrado sociale a Roma la sola repressione non può bastare ad invertire la pericolosa spirale di violenza in cui precipitata la capitale.

In particolare, occorre promuovere politiche di inclusione sociale per i giovani a rischio, in modo da prevenire la formazione di baby gang. Inoltre, è necessario intensificare i controlli e le azioni di contrasto alla criminalità organizzata e all'abusivismo commerciale.

In conclusione, l'aumento della violenza a Roma rappresenta un grave problema che richiede l'attenzione e l'impegno di tutti, a partire dalle autorità competenti. È necessario adottare un approccio integrato che affronti le varie cause della violenza e della criminalità, in modo da garantire maggiore sicurezza e tranquillità ai cittadini della capitale.

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