A come ALTAROMA (Addio)

LA FINE DI ALTAROMA E LE ILLUSIONI SVANITE PER I GIOVANI DELLA MODA

Nel panorama della moda e dell'alta sartoria, Roma ha sempre rappresentato un'eccellenza, sinonimo di eleganza, stile ed espressione artistica. Tuttavia, recenti sviluppi hanno gettato nel dispiacere gli appassionati di moda e gli addetti ai lavori. Altaroma, l'evento un tempo iconico che esaltava il meglio della moda italiana, è finito stato sostituito da uno spettacolo autoreferenziale, privo di sostanza. 

Questa gravissima sconfitta dimostra tristemente una totale mancanza di visione. L'amministrazione comunale e i consiglieri del PD sembrano interessati solo a farsi belli sui social, trasformando il Campidoglio in una passerella  fine a se stessa ed autoreferenziale che non porta nulla ai cittadini, ma serve solo all' esercito del selfie" che hanno creato e di cui sono i primi beneficiari come già ampiamente dimostrato dalle visite di Vasco e Russel  Crowe .

L'Improvvisazione che fa Perdere Altaroma:

Altaroma, un evento unico e completo nel mondo della moda, rappresentava una piattaforma senza eguali per i talenti emergenti e i designer affermati. Tuttavia a causa dell'incapacità di portare alla luce la nuova fondazione, più volte annunciata dall’assessore Onorato,  Altaroma è finita.

Disoccupazione nel Mondo della Moda Romana:

Le conseguenze della scomparsa di Altaroma si riverberano su una complessa rete di atelier, micro-imprese, sarti, stilisti, modelle, truccatori, parrucchieri, organizzatori di eventi e professionisti della comunicazione quelle eccellenze troppo spesso evocate nei convegni ma che quest'estate, si ritroveranno senza lavoro nel panorama della moda della città e cosi’ nonostante le promesse, il silenzio degli ex membri del consorzio ha lasciato l'industria in uno stato di incertezza e abbandono.

La Sostituzione Superficiale del Comune:

Nel correre frettolosamente ai ripari la pezza si sta dimostrando peggio del buco in quanto  Invece di un'alternativa sostanziale, il Comune ha organizzato una giornata il 13 luglio, in cui cinque accademie di moda presenteranno i loro talenti sul grande palco di Piazza del Campidoglio. Sebbene questo spettacolo possa appassionare l'"esercito dei selfie" in cui si è trasformato il consiglio comunale a guida PD, offre poco in termini di benefici tangibili per i cittadini. Inoltre, l'annuncio dell'intenzione di convertire un immobile comunale in un polo multifunzionale per la formazione e gli archivi sembra più retorico che strategico.

Lo showcase della camera di commercio

Va invece dato merito alla Camera di Commercio per la sua volontà di credere e dare spazio ai giovani talenti attraverso l'organizzazione di Showcase presso il tempio di adriano dall’11 al 13 luglio. Tuttavia, mentre Milano è stata strategica nel costruire un ecosistema di moda di successo grazie a persone competenti e all'allocazione di fondi adeguati, Roma si trova ad affrontare un'altra occasione persa. Invece di investire nella città, Roberto Gualtieri ha preferito dirottare risorse per assumere membri non eletti del PD. Questa scelta ha evidenziato l'incapacità di creare un sistema coeso e di allocare risorse in modo strategico Questa mancanza di una visione strategica e di una reale integrazione con l'industria locale limita il potenziale di questa iniziativa. Roma rischia di rimanere indietro, mentre Milano continua a consolidare la sua posizione come leader nel panorama internazionale della moda grazie a una gestione competente e all'investimento mirato nelle risorse.

Il Paradosso di ForcesofVogue: Opportunità e Elitarismo

Alla scomparsa di Altaroma si fa da contrappeso l’arrivo a Roma di una delle tappe di ForcesofVogue. Un simposio della moda organizzato dalla nota rivista ( la stessa dell'intervista “armocromatica” alla Schlein) che se da un lato rappresenta una finestra di opportunità per Roma nel panorama internazionale della moda, dall'altro si presenta come un evento spot  elitario e a pagamento, limitato a un solo giorno. Inoltre la scelta di svolgere l'evento nel fine settimana lo rende poco attraente per buyer e operatori del settore, che spesso sono impegnati in altre attività durante questo periodo. Così, si configura come un evento pensato per un pubblico elitario distante dal focus su giovani talenti emergenti, che era il fulcro di Altaroma. Difatti questa tendenza all'elitarismo, evidente nella gestione di questa giunta, rischia di escludere una vasta gamma di potenziali partecipanti, limitando l'accesso solo a chi può permettersi di pagare. Si svuota così di significato l'essenza stessa della moda come espressione accessibile a tutti e si abbandona l'ideale di offrire una piattaforma per nuovi talenti. minando il potenziale di Roma di essere un vero centro di innovazione e creatività nel mondo della moda.

Da un triste presente la speranza per un futuro di rinascita

L'annullamento di Altaroma riflette una perdita irreparabile per l'industria della moda romana e mette in evidenza la mancanza di leadership di Roberto Gualtieri e dell'assessore Onorato di andare oltre le feste mondane per definire ed eseguire una visione strategica per la moda di Roma. Questa mancanza di competenza ha portato a uno spettacolo vuoto di sostanza e ha abbandonato gli addetti ai lavori nel limbo, privandoli di opportunità di lavoro e di una piattaforma riconosciuta per mostrare il loro talento. L'idea di vendere il prestigio di Roma a Vogue può sembrare allettante, ma senza una reale integrazione con il tessuto industriale del Lazio, risulta essere solo un evento elitario di un giorno, fine a sé stesso. È tempo che coloro che detengono le redini del potere a Roma dimostrino una maggiore responsabilità e una visione strategica per far rivivere la moda della capitale come un faro di creatività e successo.

La scomparsa di Altaroma difatti non può essere vista solo come un evento isolato, ma come un sintomo di una carenza più ampia di leadership competente e di una mancanza di interesse per l'eccellenza e lo sviluppo dell'industria della moda a Roma. È urgente che le istituzioni e gli attori chiave si impegnino in un dialogo costruttivo e lavorino insieme per creare una nuova piattaforma solida e sostenibile che dia spazio e opportunità ai talenti emergenti, favorisca l'innovazione e riporti Roma al centro della scena internazionale della moda.

È solo attraverso un impegno concreto, una visione strategica e una leadership competente che Roma potrà riconquistare il suo ruolo di capitale della moda e riaccendere l'entusiasmo e la vitalità che un tempo facevano di Altaroma un evento imperdibile per gli amanti della moda di tutto il mondo. È ora che gli attori responsabili agiscano con determinazione per creare un futuro luminoso e promettente per l'industria della moda romana.

Valerio Rositani

Imprenditore nel settore degli accessori moda made in Italy integrati con NFT con il marchio Valni e l’app di cucina smarterchef.io basata su intelligenza artificiale

Laureato in Economia Aziendale a Roma3 ed MBA all'università di Pechino ha studiato e lavorato in Italia, Polonia, UK, Svizzera, Stati Uniti e Cina.

Appassionato di design, tecnologia, cucina, politica ed economia in Fratelli d’Italia Roma segue l’ideazione e l’implementazione della strategia digitale.

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